sabato 20 ottobre 2012

E poi ti suona il telefono.

..mentre stai lavorando, di giovedì, tardo pomeriggio.
Sei in giro per il reparto produzione della stamperia, e ti accorgi della chiamata persa solo quando torni nel tuo ufficio.
Guardi con aria interrogativa il telefono.. Ma chi cacchio mi chiama mentre sto lavorando?

...............il Minchia.

Si, il mio ex capo.
Per chi non lo conoscesse, è un uomo di circa 40 anni, per cui ho lavorato come stilista per cravatteria per 2 anni e mezzo. Gli ultimi mesi di questo rapporto lavorativo sono stati assolutamente da dimenticare... i suoi tentativi di mobbing, la mia impossibilità psicologica di reagire e fargli capire che potevo ancora essere importante per la sua azienda... Fino a che, nel mese di luglio 2011, dò le dimissioni e trovo un nuovo lavoro.
Chiedo, vista l'incrinazione del nostro rapporto di lavoro, di andare via senza fare il periodo di preavviso, evitando che mi venga trattenuto.
Mi viene risposto che assolutamente non ci sarebbero stati problemi, nessun preavviso e nessuna trattenuta.

Il mese dopo (agosto) mi trovo un mese in meno sulla busta paga per mancato preavviso.
Provo a chiamare e mandare email.. ma senza alcuna risposta.

Fortunatamente i soldi non sono tutto nella vita.. il mio nuovo lavoro è spettacolare, mi rende serena, adoro le persone che lavorano con me e sono convinta di essere ricambiata.
Con il Minchia stavo quasi per finire sotto antidepressivi (ho ancora la ricetta dello Xanax del mio medico, che mi ha detto che non potevo continuare a vivere in quello stato psichico), appena arrivava in ufficio trovava subito un motivo futile per screditarmi e farmi sentire una merda.
Insomma.. aver perso quei soldi mi ha fatto girare i coglioni a elica, ma ne è valsa la pena, e lo rifarei un trilione di volte.

Non avevo la minima voglia di chiamarlo, persino il ricordo della sua voce mi dava fastidio.. gli ho mandato un sms con scritto "Avevi bisogno?" E dopo un secondo trovo la risposta "Chi sei?"

...quanto è coglione.
Prima mi chiama e poi scrive "Chi sei?" come se fossi stata io a cercarlo.

Non rispondo per non scrivere insulti.

Mi chiama.

Rispondo "Pronto?"
"Chi sei?"
"Sono Emanuela"
"Usti, mi sa che ho sbagliato.. volevo chiamare qualcun altro... e va beh... come stai?"
"Mai stata meglio. Tu?"
"Noi stiamo bene, un mese fa abbiamo traslocato gli uffici.. vicino a TNT e DHL.. hai presente? E' stata dura ma ce l'abbiamo fatta.. ma scusa, tuo fratello non ti ha detto niente? (mio fratello è uno dei suoi fornitori)"

..ecco dove voleva andare a parare.
Voleva fare il GANASSA.
Voleva assicurarsi che io sapessi che dopo 3 anni di tentativi, è riuscito a trovare un ufficio più grande, migliore, più bello. SENZA DI ME.
Le prime volte che me lo diceva, io ci credevo.. e pensavo "Non vedo l'ora di traslocare da questo tugurio"... poi col passare del tempo mi ero rassegnata all'evidenza.. "E' talmente braccino corto che non traslocheremo mai".
E per questo mi ha chiamata.
Per farmi sapere che ce l'aveva fatta.
Doveva fare il figo, fare la ruota come fa il pavone... fare il figo e farmi sapere che "Ce l'aveva fatta".

E sapete cosa? Fanculo.
Adesso la ganassa la faccio anche io.

"No, quando parlo con mio fratello parlo della mia famiglia, dei miei nipoti.. non parliamo mai di te".
Non demorde " Magari quando ti capita di portare una busta o in Tnt o in Dhl, per il tuo nuovo lavoro.. Passa da qui che ti offriamo un caffè".

Altra ganassata di risposta: "Guarda, fortunatamente vuoi per la grandezza dell'azienda per cui lavoro, vuoi per il lavoro che svolgo.. ho sempre diversi colleghi che vanno a fare le consegne ai corrieri, io non vado mai".

E poi lancio un'ultima stoccata.. "Ah, mi sei venuto in mente qualche giorno fa... ho visto che tuo fratello (ha una azienda sempre nel settore tessile) ha portato del lavoro da noi".
Sgomento: "Ma perchè, stampate anche  le cose che possono servire  a lui?"

Ganassata galattica (risposta molto tecnica, la capiranno in pochi) : "Guarda, abbiamo oltre 20 macchine per stampare, 4 vaporizzi, 5 ram a doppio turno, 3 lavaggi... direi che possiamo stampare qualsiasi cosa".

Lui ha una minuscola azienda dove sono in 4 e fanno un po' tutto da soli.
Io lavoro per una delle aziende più grosse della mia provincia, siamo in 170 e siamo per fortuna sotterrati dal lavoro.

Insomma.. fai il figo per dirmi che hai cambiato ufficio?
Io faccio la figa e ti dico che lavoro in una azienda DELLA MADONNA.

Mi è spiaciuto solo una cosa.. avrei potuto rispondere alla sua frase sul nuovo ufficio con un :

AH ECCO A COSA TI E' SERVITO TRATTENERE IL MIO PREAVVISO IN QUEL MODO DISONESTO. A COMPRARTI UN MISERO UFFICIO NUOVO. POVERETTO.

Grrr... ho ancora troppo nervoso addosso.

Ma non tanto per lui, neh.
Per me.
Sono ancora incazzata perchè sono stata talmente cogliona da permettergli di minare la mia autostima in quel modo... da permettergli di trattarmi così.

Meno male che anche questa pagina si è chiusa.
Nessun caffè, nessun convenevole.
Nessun'altra telefonata.

Non esisti più.
Minchia.
Ciao.



ps. Ho perso 7,5 kg, nel frattempo.. così, pour parler! :)